lunedì 7 giugno 2010

Premio Campiello Opera Prima a Silvia Avallone

Da qualche settimana è stato assegnato il premio Campiello Opera Prima alla giovane scrittrice Silvia Avallone, per il suo romanzo d'esordio Acciaio (Rizzoli). Per mia colpa non ho ancora letto il testo di Silvia, ma provvederò a breve. Intanto vorrei sapere da chi lo ha letto cosa ne pensa.


Di seguito la motivazione della giuria del Campiello:

Acciaio è il romanzo di molteplici transizioni incompiute: dalla società industriale a quella postindustriale, dal proletariato alla piccola borghesia, dall’Italia tradizionale a quella postmoderna, dalla gregarietà femminile all’emancipazione, dall’adolescenza alla giovinezza.
Il romanzo si colloca nell’intersezione di tutti questi mutamenti e li trasforma da sociologici in letterari attraverso lo sguardo sempre meno disincantato di due ragazzine costrette dalla vita a trasformare l’amicizia in competizione.
La company town che fa da sfondo alla vicenda è un impasto di rudezza e di grazia, di vita sprecata e di vita disperata, dove il ritmo dei singoli, delle famiglie, della città, è sincronizzato sul ritmo della fabbrica e dove la polvere della ghisa esce incessante dalle ciminiere per coprire con uguale grigiore i tetti, le strade, le persone e gli stati d’animo.
In un quartiere operaio, che ha perso la coscienza e l’orgoglio di classe senza trovare una nuova coesione sociale, Anna e Francesca cercano la loro strada e i mezzi per percorrerla.
Le loro piccole gioie, le loro piccole delusioni, il progredire e l’arretrare della loro amicizia sono trasformate da Silvia Avallone in una indimenticabile metafora della ricerca di identità che oggi tutti coinvolge. 

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Io l'ho letto da poco e mi è piaciuto molto. E' un romanzo che si legge tutto d'un fiato, con piacere, e questo almeno per me è sufficiente.

MartaC.

SANDRA MAZZINGHI ha detto...

Dopo quello che sto leggendo adesso tocca a questo! Vi dirò...
Un abbraccio, Sandra

Anonimo ha detto...

PESSIMOOOO

Blogolo Nel Buio ha detto...

@anonimo: ben vengano le critiche, ma che siano motivate e costruttive, per favore.
grazie.

Anonimo ha detto...

appena letto. Acciaio è un libro importante, è un'opera prima,con qualche "glitterazione" da diario scolastico, ma il senso c'è ed è proprio quello che si legge sopra nella motivazione dello Strega. Si parla di spaesamento, di un lavoro (o ruolo) che non c'è più, e di mutazione che è sociale e intima, dolorosa con conseguenze inaspettate. Operai senza più una classe di riferimento...ma che ancora muoiono nei cantieri...Non mi sembra poco.
Miriam

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