mercoledì 3 novembre 2010

Intervista a Marco Vicentini di Meridiano Zero

Oggi pubblico (con un po' di ritardo, e di questo mi scuso), una breve intervista fatta all'amico Marco Vicentini di Meridiano Zero. Marco ha nel tempo trasformato la sua casa editrice in un vero e proprio luogo di culto per gli amanti del noir e nel contempo ha avuto il merito di rilanciare o di scoprire tanti giovani autori italiani  oggi molto apprezzati (su tutti penso a Luigi Romolo Carrino).



Ciao Marco. Per prima cosa vorrei chiederti di parlarmi un po' di Meridiano Zero. Del suo catalogo e della rete di distribuzione a cui vi affidate.

Meridiano zero fa un lavoro di ricerca sulla narrativa straniera contemporanea, che ha portato alla scoperta di autori che hanno riscosso un notevole interesse, come Derek Raymond, un maestro per Carlotto, Lucarelli, Ammanniti. Da tre anni sta lavorando attivamente con i nuovi narratori italiani, esordienti che cerca di spingere sul mercato. Molti autori dopo un esordio su Meridiano zero sono passati a grossi gruppi editoriali, pubblicando il secondo libro con Rizzoli, Feltrinelli, Garzanti, Bompiani, Adelphi, ecc.
La rete di distribuzione è una normalissima rete di distribuzione libraria nazionale.


Scusami se sono troppo diretto, ma è per avere un quadro anche solo approssimativo del mercato editoriale italiano: ogni vostro titolo, in media, quante copie vende? Che tipo di lanci promozionali vengono di volta in volta effettuati?

Per evitare di dare un quadro errato del mercato editoriale italiano, evito sempre di dire la quantità media di copie vendute (anche perchè la parola "media" è molto pericolosa e fraintendibile).

Come selezionate gli autori? Avete rapporti con agenzie letterarie? Se sì, puoi farmi qualche nome?

Gli autori li selezioniamo leggendo personalmente gli autori. Leggiamo anche quello che mandano le agenzie letterarie, ma verso le agenzie sono molto diffidente: non dimostrano quasi MAI di avere inviato un manoscritto con coscienza di causa. Se all'autore si può perdonare l'invio di un manoscritto scadente, all'agenzia invece no, e purtroppo è quello che succede. Se all'autore si può perdonare un'incompleta conoscenza della linea editoriale della casa editrice da cui nasce un invio inutile, all'agenzia no e invece anche questo succede.


Qualche consiglio che ti senti di dare a chi vuole fondare oggi una casa editrice o ha voglia di lavorare in generale nell'editoria?

Per iniziare a lavorare in una casa editrice il mio consiglio è quello di andare a lavorare, a costo di farlo gratuitamente, per un anno presso un'altra casa editrice. I veri problemi non si conoscono finché non si vivono dall'interno e le illusioni non si perdono finché non si tocca con mano la loro aleatorietà.

Mi dai qualche anticipazione sui prossimi titoli in libreria?

Se ho anticipazioni sulle prossime uscite? Certo. "Happy- L'incredibile avventura di Keith Richards" di Massimo Del Papa e "Incubo sulla strada" del nostro autore di culto Derek Raymond.

Ciao Marco, e grazie.

Un saluto

qui il sito di Meridiano Zero

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Diffidate delle agenzie io ci sono passato.

Anonimo ha detto...

Stimo Vicentini ma sono in dissaccordo su un punto: trovo assurdo che si spinga i giovani a lavorare sempre gratuitamente. Una retribuzione minima garantita dovrebbe esserci in ogni lavoro, anche quando si inizia, altrimenti si tratta di sfruttamento. Mi stupisce che Vicentini incentivi questi atteggiamenti.
Con rispetto.
Sabrydg

Anonimo ha detto...

massimo rispetto per meridiano zero!

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