martedì 1 giugno 2010

Intervista inedita ad Alberto Ibba, direttore della collana VerdeNero di Edizioni Ambiente

Una delle idee per cui questo Blogolo è nato è quella di fare da ponte tra chi vorrebbe avvicinarsi ora al mondo editoriale e chi invece ci lavora già da un po'. Ragion per cui risulta doveroso ascoltare di tanto in tanto il parere di quei piccoli editori che in poco tempo e con un progetto serio hanno messo in piedi una casa editrice che si può sicuramente definire di successo. E infatti oggi chiacchieriamo un po' con Alberto Ibba, direttore della collana VerdeNero di Edizioni Ambiente, che è a mio modesto avviso una delle realtà editoriali più interessanti degli ultimi anni.
Il sito è http://www.verdenero.it/
 


Ciao Alberto, per prima cosa vorrei chiederti di parlarmi un po' del progetto VerdeNero, quindi del suo catalogo e della rete di distribuzione a cui vi affidate.

Il progetto nasce quattro anni fa dopo aver letto il “Rapporto Ecomafia” redatto da Legambiente e da noi pubblicato. Una mappa precisa sulla criminalità ambientale, ben scritta, ma solo per addetti ai lavori. Abbiamo pensato che fosse giunto il momento di diffondere quelle informazioni ad un pubblico più vasto. Da qui l’idea di coinvolgere scrittori tendenzialmente noiristi a cui affidare storie vere da raccontare. Un’operazione editoriale un po’ suigeneris. Narrativa a forte valenza sociale tanto che alla fine di ogni romanzo abbiamo inventato la sezione de “i fatti” dove il lettore viene informato e aggiornato sul tema centrale affrontato dall’autore. Una chiave che ci ha permesso di incontrare l’interesse dei lettori ma anche di molti scrittori che forse da tempo avevano voglia di mettersi al servizio di una buona causa. Il successo di questi primi tre anni di vita ci ha suggerito poi la nascita di altre due collane, una di inchiesta pura affidata a giornalisti e l’altra di romanzi puri su temi non necessriamente legati all’ecomafia e non più solo di genere. Ad oggi abbiamo 20 titoli nella collana noir d’ecomafia e a fine anno avremo nove inchieste e i primi 6 romanzi. Tutti i titoli sono distribuiti da Pde che garantisce una copertura nazionale piuttosto capillare.

Scusami se sono troppo diretto, ma è per avere un quadro anche solo approssimativo del mercato editoriale italiano: ogni vostro titolo, in media, quante copie vende? Che tipo di lanci promozionali vengono di volta in volta effettuati? Come selezionate gli autori? Avete rapporti le con agenzie letterarie?

Difficile poter fare un ragionamento complessivo, ogni autore ha storia a sè stante. Diciamo che siamo entrati in classifica con Lucarelli e i Wu Ming, che Licia Troisi ha avuto tre ristampe e che non stampiamo mai meno di duemila copie. In un mercato della narrativa dove l’editore è soddisfatto se supera le 1500 copie di venduto diciamo che noi siamo altamente soddisfatti. Del resto il fatto che Einaudi stia ristampando i nostri titoli iniziali è indizio di qualità e buona riuscita economica. Inizialmente gli autori sono stati cercati uno ad uno, oggi ci rivolgiamo alle agenzie anche se scrivere per VerdeNero vuol dire essenzialmente aver trovato prima un feeling, aver condiviso un’idea. Le storie arrivano poi e purtroppo la realtà del nostro paese ne regala di continuo.

Il catalogo VerdeNero è estremamente settorizzato nonché prestigiosissimo (si va da Carlo Lucarelli a Valerio Varesi, da Massimo Carlotto a Giancarlo De Cataldo fino a Wu Ming solo per citare i primi nomi che mi vengono in mente). Avete mai pensato di realizzare invece un'antologia di nuovi scrittori che hanno voglia di occuparsi di Ecomafie? E di selezionare magari il romanzo di un esordiente particolarmente meritevole?

Un’antologia di nuovi scrittori non mi entusiasma granchè, tuttalpiù di scrittori affermati che non avrebbero il tempo o non sarebbero nelle condizioni di partecipare con un vero e proprio romanzo. Invece non è detto che prima o poi si esca con un esordiente virtuoso, su alcuni manoscritti stiamo già lavorando.

Qualche consiglio che ti senti di dare a chi vuole fondare oggi una casa editrice o ha voglia di lavorare in generale nell'editoria?

Pensare sempre all’editoria come ad un quadro sistemico. Avere un’idea e svilupparla in tutte le sue ramificazioni. Leggere molto ma saper far di conto, studiare marketing e capirne di network, creare rete, non guardare l’ora ma soprattutto fare in modo che il lavoro coincida con la passione.

Mi dai qualche anticipazione sui prossimi titoli in libreria?

In autunno VerdeNero picchia durissimo. Giulio Cavalli, artista sotto scorta, con “Nomi, cognomi e infami” e i suoi monologhi implacabili contro la mafia e le sue connivenze, Peppe Ruggiero e “L’ultima cena” sull’infiltrazione della camorra nel ciclo alimentare, Daniele Biachessi con “Il teatro civile” ripercorre alcune storie importanti tra memoria e resistenza, Luca Scarlini con “Ladro di immagini” ci porta sul terreno dell’archeomafia e infine i romanzi di Serge Quadruppani, Nicoletta Vallorani e i Kei Zen.

Grazie Alberto per la disponibilità,
un caro saluto

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